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Leucemia felina (FeLV): che cos’è? freccemartedì 22 ottobre 2013  



Quando si adotta un gatto e si decide di portarlo alla prima visita veterinaria, uno dei primi accertamenti che farà il nostro vet è quello di testare il nuovo micio per la FeLV, o leucemia felina. Spesso ci si spaventa quando si sente parlare di questa malattia, soprattutto per l’”ignoranza” che aleggia intorno ad essa e, troppo spesso, per l’eccessivo allarmismo, causa di visione deterrente nei confronti dei gatti affetti da questa patologia. Ma vediamo che cos’è la FeLV dal punto di vista strettamente medico.

La leucemia felina è una infezione virale causata da un retrovirus denominato FeLV (Feline Leukemia Virus) che si trasmette da gatto a gatto in svariati modi e anche se il soggetto che contagia non ha ancora manifestato nessun sintomo preciso. Il virus è presente nel sangue, nella saliva, nell’urine e nelle feci, ma anche nelle secrezioni nasali. Per questo la trasmissione avviene in svariati modi, attraverso lo scambio di saliva (leccamenti reciproci tra gatti, uso della stessa ciotola per acqua e cibo, morsi), il contatto diretto con le feci o le urine di un gatto infetto (utilizzo della stessa lettiera), gravidanza (il virus si trasmette dalla mamma infetta ai gattini sin dalla nascita), trasfusioni di sangue e utilizzo di strumentazione chirurgica non perfettamente sterilizzata.

Il virus colpisce il sistema immunitario del gatto, provocando una pesante riduzione dei globuli bianchi e l’insorgenza di numerosi patologie secondarie anche gravi, tra cui le più comuni sono le stomatiti (infezioni del cavo orale), problemi cutanei, infezioni respiratorie croniche (riniti e tossi), diarree, patologie oculari e svariate forme tumorali. Le aspettative di vita per un gatto affetto da leucemia felina variano a seconda del momento del contagio: un cucciolo nato da mamma FeLV positiva, sarà sicuramente infetto dalla nascita e le sue aspettative di vita sono molto basse, possono arrivare, in media, a un massimo di 2-3 anni. Se il virus viene contratto in età adulta, le aspettative di vita si allungano, arrivando, in molti casi, fino a 6-7 anni di età.

Se il virus viene contratto in età avanzata, diminuiscono le possibilità di decesso…. Molti gatti che contraggono la malattia in età anziana (dagli 8 anni in su), possono arrivare a vivere anche 12-15 anni e anche più. Correlare un sintomo preciso alla leucemia felina è praticamente impossibile: essendo gatti immunodepressi, i FeLV positivi possono presentare nel tempo svariati sintomi o patologie conclamate, tra cui possiamo citare, tra le più diffuse e riscontrate, la febbre, un forte dimagrimento, malattie respiratorie, degli occhi e neurologiche, ascessi cutanei, gengiviti recidive, anemia, neoplasie (linfomi, leucemia), infezioni tipo emobartonella, FIP, ecc.. La FeLV non è una zoonosi, cioè una malattia trasmissibile dal gatto infetto all’uomo. E non si attacca nemmeno tra gatto e cane o altre specie, ma solo tra gatto e gatto.

E’ necessario ricordare che è meglio isolare un gatto leucemico da altri gatti sani (e, preferibilmente, far vaccinare questi ultimi contro la FeLV, ma solo dopo apposito test), sia per evitare a questi la trasmissione della malattia, sia per evitare al FeLV positvo di contrarre dagli altri mici infezioni che, nel suo stato debilitato, potrebbero trasformarsi in serie patologie. Occorre, però, evitare di fare “terrorismo” nei confronti di questi mici affetti da leucemia felina. E questo accade, purtroppo, anche molto spesso, vuoi per ignoranza in materia, vuoi perché vige il concetto secondo cui un animale malato o non proprio sano, sia poco degno di essere adottato.

E invece sono proprio questi mici, più bisognosi di cure e attenzioni, che dovrebbero avere maggiori opportunità di vivere in un contesto casalingo, sicuro e protetto…. La FeLV è una malattia brutta, sì, che sicuramente minaccia seriamente la vita del nostro amico a 4 zampe, ma può essere affrontata con consapevolezza e cuore, soprattutto perché, adottando un gatto FeLV positivo, si sceglie veramente con amore, si sceglie di dare una possibilità di vita ad una creatura sfortunata, che in strada o in un gattile avrebbe sicuramente pochissime possibilità di vivere a lungo.

Adottate gatti leucemici, adottate con amore, e non lasciatevi spaventare: parlatene con il vostro veterinario di fiducia e, vedrete, che l’adozione di un gatto leucemico, anche se comporta qualche sacrificio in più, vi coinvolgerà completamente….. e la riconoscenza del vostro amico leucemico ne sarà la dimostrazione maggiore! Per informazioni sulla leucemia felina: http://www.gattopoli.it/malattie-dei-gatti/felv.html http://www.petsblog.it/post/43053/felv-nel-gatto-cause-sintomi-e-terapia-della-leucemia-virale-felina-veterinario-petsblog http://www.lacincia.it/felv.php
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La leucemia felina è una infezione virale causata da un retrovirus denominato FeLV (Feline Leukemia Virus) che si trasmette da gatto a gatto in svariati modi e anche se il soggetto che contagia non ha ancora manifestato nessun sintomo preciso. Il virus è presente nel sangue, nella saliva, nell’urine e nelle feci, ma anche nelle secrezioni nasali. Per questo la trasmissione avviene in svariati modi, attraverso lo scambio di saliva (leccamenti reciproci tra gatti, uso della stessa ciotola per acqua e cibo, morsi), il contatto diretto con le feci o le urine di un gatto infetto (utilizzo della stessa lettiera), gravidanza (il virus si trasmette dalla mamma infetta ai gattini sin dalla nascita), trasfusioni di sangue e utilizzo di strumentazione chirurgica non perfettamente sterilizzata.

Il virus colpisce il sistema immunitario del gatto, provocando una pesante riduzione dei globuli bianchi e l’insorgenza di numerosi patologie secondarie anche gravi, tra cui le più comuni sono le stomatiti (infezioni del cavo orale), problemi cutanei, infezioni respiratorie croniche (riniti e tossi), diarree, patologie oculari e svariate forme tumorali. Le aspettative di vita per un gatto affetto da leucemia felina variano a seconda del momento del contagio: un cucciolo nato da mamma FeLV positiva, sarà sicuramente infetto dalla nascita e le sue aspettative di vita sono molto basse, possono arrivare, in media, a un massimo di 2-3 anni. Se il virus viene contratto in età adulta, le aspettative di vita si allungano, arrivando, in molti casi, fino a 6-7 anni di età.

Se il virus viene contratto in età avanzata, diminuiscono le possibilità di decesso…. Molti gatti che contraggono la malattia in età anziana (dagli 8 anni in su), possono arrivare a vivere anche 12-15 anni e anche più. Correlare un sintomo preciso alla leucemia felina è praticamente impossibile: essendo gatti immunodepressi, i FeLV positivi possono presentare nel tempo svariati sintomi o patologie conclamate, tra cui possiamo citare, tra le più diffuse e riscontrate, la febbre, un forte dimagrimento, malattie respiratorie, degli occhi e neurologiche, ascessi cutanei, gengiviti recidive, anemia, neoplasie (linfomi, leucemia), infezioni tipo emobartonella, FIP, ecc.. La FeLV non è una zoonosi, cioè una malattia trasmissibile dal gatto infetto all’uomo. E non si attacca nemmeno tra gatto e cane o altre specie, ma solo tra gatto e gatto.

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